Scritto da Giovanni Defrancisci.

Il collezionismo di munizioni.

 
 01.01.2008  

il settore è una realtà in piena espansione, questo a mio avviso è avvenuto grazie a molteplici fattori che sono andati ad intersecarsi per creare delle condizioni oggi sicuramente favorevoli.

Va ricordato che mentre in altre nazioni Europee ed extracomunitarie già dagli anni 60 si erano create associazioni di collezionisti e studiosi di munizioni ed armi, in Italia causa anche le leggi “interpretative” ed estremamente ristrettive entrate in vigore nei primi anni ’70 del secolo scorso, questi settori non avevano potuto avere il giusto riconoscimento.

Nel nostro paese, anche a causa degli eventi bellici e del conseguente clima politico successogli, per la maggior parte delle gente comune chi collezionare e studia armi e munizioni è visto come un guerrafondaio fuori dal tempo o peggio come un pericoloso eversivo.
Nell’accezione comune invece un archeologo che studia un Gladio Romano. Un proiettile di catapulta o una spada Napoleonica viene considerato uno scienziato che opera per erudirci su di un dato reperto archeologico ampliando le nostre conoscenze su di un dato periodo storico in cui venne usato.
Si tratta solo di tempi storici diversi, tant’è che i beni anteriori ai 50 anni attualmente ricadono sotto la giurisdizione delle Soprintendenza per i Beni Archeologici che fa parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Cosa interessante da fare notare è che all'interno della sua struttura non solo non esistono “esperti” del settore "Oplologico" (studio tecnico delle armi e delle armature), ma non sono neppure previsti Insegnanti che possano. grazie alle loro conoscenze insegnare la materia ai futuri “Archeologi”.


Non possiamo però avere del risentimento per come, da sempre, la nostra categoria e stata considerata dato che spesso sono stati gli stessi collezionisti o pseudo-tali ad avere amplificato il problema con comportamenti al limite o addirittura al di fuori della legalità, atteggiamenti questi che sicuramente non ci hanno fatto ben volere dalle autorità competenti.
Scopo primario di ogni collezionista e studioso dovrebbe essere proprio quello di fare conoscere al grande pubblico che anche nel nostro settore  esistono persone serie e preparate

Piccoli interessi hanno da sempre frammentato il settore oplologico e la scarsa chiarezza delle leggi ha amplificato il problema facendo si che, in Italia, il collezionismo delle munizioni fosse relegato ad un ruolo secondario e lo studio fosse praticamente inesistente. A testimonianza di questo basti pensare a quanto poco siano considerati i nostri musei "militari"  che spesso non possiedono una specifica e organica collezioni riguardante il nostro specifico campo.
Stendiamo poi un velo pietoso sull’unico museo che esisteva ma di cui, incredibile a dirsi s i sono perse le tracce dopo un suo spostamento in sede che ancor oggi risulta vaga, del materiale naturalmente nessuna traccia…

     

Ben diversa la situazione all’estero, soprattutto nei paesi Anglofoni dove esiste quasi un culto per la storia in tutte le sue espressioni e periodi .
A mio modesto avviso, siamo noi appassionati e studiosi di storia che collezionando il “materiale” che ha contribuito a scriverla, possiamo dare una memoria storica alle generazioni future per evitare i tragici errori del passato.

Tornando alle munizioni, se da un lato, la legislazione vigente è divenuta più precisa in materia sdoganando calibri quale il 7,62 ed il 5,56 NATO, o il “famigerato” 9 Parabellum, per altri versi resta ancora “nebulosa” non chiarificando espressioni diversamente interpretabili, e non eliminando motivazioni anacronistiche che hanno fortemente limitato il nostro settore
Resta a tutt’oggi infatti incomprensibile per quale motivazione, in Italia, non sia possibile collezionare e studiare alcune tipologie di munizionamento militare e nello stesso tempo però ci si avvalga , in fase processuale, di perizie effettuate evidentemente senza avere potuto approfondire “de visu” gli studi riguardanti la materia.
Non solo, è incredibile che nei procedimenti ci si avvalga di periti privi di qualsiasi titolo ufficiale per potere svolgere tale ruolo.
A nostro avviso urge una normativa seria che ufficializzi questo tipo di collezionismo permettendo degli studi seri e la creazione di database che possano essere utili non solo alle forze di polizia ma anche a chiunque voglia effettuare degli studi storici approfonditi su di un argomento in gran parte completamente sconosciuto.

 
     

E' proprio per ovviare a queste croniche lacune che a partire dal 2003 assieme a diversi amici appassionati che abbiamo deciso di creare diverse associazioni Oplologiche tra cui "Munizioni"
Lo scopo di "Munizioni" è quello di servire da punto di riunione di tutte le persone che per motivi collezionistici, di studio, tecnici, storici, sportivi e legali, si interessano di munizioni.

In particolare "Munizioni" si ripropone di portare avanti lo studio a ricerca storiche e lo sviluppo tecnico delle munizioni tramite lo scambio di informazioni, l'accumulazione e lo scambio di esemplari e pubblicazione dei risultati di tali studio e ricerca, di supportare e coordinare le organizzazioni separate di ricerca e dei collezionisti  di munizioni.

Tra gli altri scopi di "Munizioni" c’è quello, ove possibile, in seguito a richiesta di dare a tutti gli organismi ufficiali (quali le Forze di Polizia, Le Forze Armate e gli Organismi Nazionali di Intelligence) in tutti gli argomenti inerenti le munizioni e la balistica.

Per dare corpo a queste esigenze "Munizioni". si sta già adoperando per svolgere campagne di opinione atte a valorizzare l’immagine dei collezionisti, studiosi, esperti, tiratori, cultori di munizioni, promuovere e favorire le manifestazioni, promuovere ed incoraggiare la conoscenza delle raccolte e dei musei pubblici e privati ed organizzare manifestazioni agonistiche o culturali interessanti il materiale di interesse storico o collezionistico inerente lo specifico settore

Inoltre sta collaborando con musei e associazioni sia Nazionali che esteri supportando lo scambio di notizie tecniche, storiche, artistiche e legali onde consentire l’ampliamento delle cognizioni.

 
     
"Munizioni"    

"Munizioni" in questi ultimi anni si è enormemente evoluto ed ampliato creando un sito che è sicuramente un punto di riferimento mondiale per il munizionamento sia Italiano che dell’Asse

Le schede presenti on–line sono Free e oltre a essere costantemente aggiornate e corrette sono periodicamente ampliate con nuovi calibri.

Con malcelato orgoglio,si può affermare che molti degli studi in esso presenti sono unici.
Naturalmente il lavoro da svolgere è enorme dato che gli aggiornamenti, a causa dei continui nuovi ritrovamenti, è praticamente costante.


Oltre a questo "Munizioni" ha collaborato fattivamente all'ampiamento di un ala del Museo di Torri del Benaco (VR) oltre che alla realizzazione di diverse mostre temaiche sia sulla WWI che sulla WWII

Siamo inoltre in contatto con diversi organi Musei ed organi Statali con i quali su richiesta collaboriamo.

 
     
Il Futuro
   

La situazione dello studio in Italia soprattutto per quanto riguarda il materiale Nazionale è ancora, purtroppo per i collezionisti e per fortuna degli studiosi, aggli albori, anche se questo è sicuramente un valore aggiunto per chi pratica questo tipo di collezionismo.
Mentre per il materiale prodotto all’estero esistono disegni tecnici e spesso notizie addirittura sui singoli lotti di produzione, per quanto riguarda il materiale Italiano ci troviamo di  fronte ad una carenza, per non dire mancanza totale di dati.
Questa situazione tra l’altro rende molto meno interessante, ed appetibile sul piano collezionistico la produzione Nazionale, per altro estremamente varia ed articolata e che, a causa degli eventi bellici e delle  precedenti legislazioni vigenti, è inoltre scarsamente presente nelle collezioni Nazionali e praticamente inesistente in quelle mondiali. A questo proposito và ricordato che, per il collezionista di munizioni, figura poco conosciuta in Italia ma comunissima all’estero, è fondamentale la conoscenza non solo dei modelli, ma anche delle variati di palla e marchi presento sul fondello. Sono inoltre importantissime le date di adozione e ove possibile le quantità prodotte per singolo modello così da poter determinare l’eventuale rarità dei pezzi.