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Scritto da Giovanni Defrancisci.

 
 
ultima revisione 01.11.2023

"Gaspolster" cartuccia prototipica, la cui designazione ufficiale non è conosciuta

"Gaspolster" prototypical cartridge

 

Esiste una netta linea di demarcazione nella produzione Tedesca della 7,9 Patrone. il cui bossolo veniva Inizialmente prodotto in ottone. La spinta iniziale, al cambiamento, venne dall’esigenza di abbassare i costi di produzione, ragion per cui, dopo i primi tentativi effettuati sul finire della WWI e grazie agli esperimenti positivamente conclusisi introrno alla metà degli anni '30, nel 1936, venne introdotto il bossolo in acciaio ramato (CWS).

Per lo stesso motivo, nel 1939, venne sostituita anche la ramatura del primer 30 che fu trasformata in una laccatura.
In contemporanea sempre  (nell’impianto P25) per eliminare l’uso del rame usato per la placcatura dei bossoli, questi ultimi cominciarono a essere prodotti in acciaio laccato, questo modelloraggiunse però la piena maturità operativa solo nella primavera del 1945.
Per questo motivo per le cartucce 
non ordinarie vennero usati praticamente solo  bossoli in ottone.         
Questa scelta fu preferita con tutti I caricamenti (anche su cartucce ordinarie) dalla Luftwaffe, visto che l’ottone si comportava meglio alle basse temperature (alta quota). Lo stesso problema era stato riscontrato riscontrato sulle MG nell’inverno russo.
Pare invece che con climi caldi i bossoli laccati, che inizialmente erano ingrassati, sulle armi automatiche
grazie al loro miglior scivolamento aumentassero il rateo di fuoco di circa 
100 colpi al minuto.

L’obiettivo successivo fu quello di creare proiettili senza piombo.
Il Beschuss e l'Anschuss non furono coinvolti in questo cambiamento perché erano utilizzati nei poligoni di tiro e il piombo veniva riciclato.
Questa nuova filosofia, porto all’introduzione del modello S.m.E. o cartuccia a palla appuntita con nucleo in acciaio dolce (ferro) e punta in piombo, che inizialmente distribuito in scarse quantità, con il passare del conflitto, venne sempre più utilizzato fino a soppiantare il precedente modello standard (s.S.) nel 1944.

Un altro tentativo fu l’introduzione del modello S.m.E. Lang. apparso alla fine del 1943, dove la punta del nucleo della palla è stato realizzato in modo tale da non utilizzare piombo
Questo risparmio sul singolo proiettile potrebbe sembrare minimo, ma nell’ottica di milioni di cartucce prodotte, corrisponde a tonnellate di piombo da potere essere utilizzate in modo più proficuo.
Costruttivamente, poiché l’acciaio utilizzato era più leggero di quello della S.m.E. e il piombo mancava nella punta, si dovette allungare il proiettile per potere raggiungere la stessa massa del precedente modello.
Di conseguenza la lunghezza della palla passò da 37 40 mm, da qui la derivazione del nome Lang = lungo
Sucessivo tentativo fu il proiettile sperimentale "Sintereisen" in cui il nucleo era in acciaio sinterizzato.
A titolo informativo la sinterizzazione è un particolareprocesso di lavorazione 
ad elevata temperatura che realizza un oggetto mettendo della polvere di materiale in uno stampo e riscaldando a temperatura alta, ma inferiore alla temperatura di fusione del materiale.
I grani di polvere si saldano tra loro ad alta temperatura: ne risulta così un componente più granuloso e fragile rispetto ad un pezzo ottenuto per fusione.
Questa tecnica riesce a formare un pezzo a una temperatura più bassa di una fusione, e per alcune forme semplici può non richiedere lavorazioni successive ed è utile per creare pezzi economici che non richiedono alte caratteristiche di resistenza, come nel nostro caso.

Questo processo aveva già dimostrato la sua validità su cartucce tipo 08 Pistolen Patronen (9 mm parabellum) e Kurzpatrone 43 M.ma pare che non fu prodotta in serie a causa dell’esagerato consumo anormale delle canne, data la forte carica propulsiva.

Uno altro interessante sviluppo è stato il "Gaspolster" o proiettile a cuscino di gas, progettato e testato da DWM nel 1945 di cui sono conosciuti due modelli.

Normalmente nella costruzione e nel design dei proiettili, viene prestata particolare attenzione alla chiusura della base per prevenire qualsiasi possibile ingresso di gas nella canna, Questi gas che causano effetti alquanto indesiderati sulle prestazioni del proiettili.

In questo particolare modello, al contrario, è stato creato intenzionalmente uno spazio alla base del proiettile in mdo che i gas potessero fare espandere il mantello. Di conseguenza il proiettile poteva essere completamente privo di piombo, dato che la giacca viaggiava su un cuscino di gas!.

Secondo il Kent ne vennero costruti 250.000 esemplari presso lo stabilimento DWM di Grutzingen, situato presso Karlsruhe in Germania e Il design del proiettile è stato attribuitbile a W. Gehmann e K. Rau diella DWM.

  
 
Gaspolster 111 Gaspolster 11
Gli unici esemplari trovati sono marchiati "edq” e cg
The only specimens found  are headstamped "edq” e “cg
 
 
cg sinter Gaspolster 2
Gaspolster 3

Il proiettile era zincato ed è facilmente riconoscibile per la grossa scanalatura presente davanti all bocca del bossolo. Quando la cartuccia viene sparata, la scanalatura, a causa della pressione dei gas si allarga e contemporaneamente fa incastrare il nucleo. 

Una seconda scanalatura permetteva l'aggraffatura al collo in modo convenzionale. 

Interessante notare la mancanza di aggraffatura del primer (innesco)

Non si sa praticamente nulla sulle prove effettuate, si presuppone che la mobilità del nucleo destabilizzasse la traiettoria.