revisione 22.09.2024 |
Con l’introduzione il 3.4.1903 del nuovo proiettile S (che comportò l’allargamento del diametro da 8,03 a 8,18 mm), per distinguere il nuovo bossolo dal precedente, sul fondello, venne apposta la lettera "S" per la realizzazione, Inizialmente, il bossolo era in lega 72/28. Successivamente a causa della carenza di materie prime durante 1915 fu cambiato in 67/33 rame/zinco. La conseguenza fu che il marchi passo da "S" a "S 67" con il 67 che indicava il contenuto di rame. Venendo a mancare lo zinco Inglese precedentemente stoccato si cominciò ad utilizzare quello tedesco puro del 99,7% il marchiò mutò da “S” A “SZ” ma la mancanza di purezza del metallo portò a diversi problemi per cui fu utilizzato solo per 2 mesi. Negli ultimi mesi di guerra, i bossoli per le cartucce vere cominciarono a scarseggiare. Il Ministero della Guerra bavarese approvò quindi il ritrattamento dei proiettili già utilizzati a scopo di ricarica, ma solo per le munizioni di esercitazione. La marcatura l marchi identificativo per queste munizioni era un piccolo cerchio posto sul fondello. Nell'autunno del 1914 si iniziò a testare il possibile utilizzo di bossoli S in ferro dolce o acciaio dolce. Data la grande richiesta, l’utilizzo di un altro metallo era da scartare soprattutto l'alluminio, che già scarseggiava in quanto veniva utilizzato per i detonatori. Le ditte incaricate degli esperimenti furono la, AEG e la DWM . A partire dal 1915, i bossoli in acciaio, specialmente quelli non adatti alle cartucce vere, furono sempre più spesso trasformati in cartucce a salve dato che nella fino al 30% era difettoso. Anche i bossoli d'acciaio sparati nelle cartucce a salve 88 potevano essere riutilizzai tranne quelle utilizzati su mitragliatrici Fino al febbraio 1916 i bossoli in acciaio rimasero solo sperimentali e le prove presso lle truppe con munizioni di tutte le fabbriche non furono molto favorevoli per cui furono utilizzate solo per addestramento. Nel 14 gennaio 1916 un decreto del Ministero della Guerra prussiano stabilì che le cartucce a salve e le munizioni da esercitazione dovevano essere prodotte solo con bossoli in ferro nel più breve tempo possibile. Verso la metà del 1916, la produzione di munizioni dell'industria era stata temporaneamente ridotta, poiché esistevano grandi scorte e si presumeva che la guerra sarebbe finita presto. A partire dalla metà del 1917 tutti i produttori poterono produrre grandi quantità di Bossoli, ma queste non erano ancora del tutto sufficienti per l'uso in prima linea e non erano esenti da problemi. Fino alla fine della guerra non fu più possibile introdurre i miglioramenti fondamentali nella produzione in corso, poiché le munizioni erano urgentemente e furono prevalentemente con fucili "solo per fucili". A fine guerra la produzione totale di cartucce ammontava a 9,03 miliardi, di cui il 20% circa con bossoli d'acciaio |
Tipi di bossolo
Case Type
Ottone | ||
Nel giugno 1903 gli esperimenti con il nuovo tipo di palla ora appuntita, denominata S vennero conclusi. Con un decreto segreto, la cartuccia con il proiettile S fu dichiarata la nuova cartuccia standard il 3 aprile 1903 e pubblicamente il 25 marzo 1905. Il bossolo iniziale era realizzato in lega 72/28 e nel marchio riportava la lettera S maiuscola, la sigla del produttorre, il mese e l'anno. Va tenuto presente che ci sono state numerose varianti tipiche della singola azienda che potevano cambiare l'ordine o la posizione delle lettere o dei numeri. |
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Successivamente nel 1915 per risparmiare sulle materie prime si passò ad una lega 67/33 rame/zinco. Di conseguenza la sigla S fu cambiata in S67 dove il 67 indicava la percentuale di rame. |
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Per due mesi , quando lo zinco proveniente dall'inghilterra finì e venne sostituito da quello Tedesco, nel marchio la lettera S fu sostituita dalla sigla SZ maiuscola. SIi possono incontrare sia marchi con le lettere SZ unite che separate S Z |
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Negli ultimi mesi di guerra la produzione di bossoli si fece scarsa venne quindi approvato il ri-trattamento degli stesssi ma le cartucce vennerro relegate al ruolo di esercitazione. La ricarica veniva segnalata da un cerchietto impresso sul fondello. | ||
Acciaio ramato | ||
Nel 1915 l'acciaio non era ancora identificato con uno specifico marchio sul fondello e veniva ancora indicato con S67 | ||
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Come precedentemente descritto nel 1915 i bossoli in acciaio non erano ancora identificati da appositii marchi sul fondello e presentavano ancora l'indicazione S67 Il primo marchio che venne adottato per definire le cartucce con bossolo in acciaio fu la lettera E maiuscola seguita dall'anno L'anello era Nero e del periodo bellico sono conosciuti solo tre anni di produzione (E16,E17,E18) Le prestazione dei bossoli in acciaio non furono mai soddisfacenti ed i problemi vennero eliminati solo a metà del secondo conflitto mondiale. |
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Per molto tempo non esistendo documentazione che spiegasse il perchè alcuni marchi presentassero fino a 4 punti erano sorte diverse ipotesi
Ora sappiamo con certezza che i suddetti 4 punti servivano come indicatori della materia prima utilizzata. In questo modo era possibile indicare fino a 5 cambi di materia prima. |
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Uebungswurfgranate | ||
Data l'evidente mancanza dell'ogiva le cartucce da lancio erano prive d specifici marchi | ||
Prototipi in alluminio | ||
Vennero prodotti dei prototipi di prova che furono studiati da una commissione francese nel 1915 grazie al nastro di un aereo tedesco che si schiantò dietro le loro linee. Il bossolo è privo di marchi, ragion per cui il produttore è sconosciuto, ma pare probabile si tratti della DWM. |