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Anche questa volta grazie alla disponibilità dell'amico Bill Woodin e alla collaborazione del suo Woodin Laboratory siamo in grado di mostrarvi una cartucci praticamente sconosciuta in Italia |
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| Si tratta di un bossolo già utilizzato in acciaio verniaciato la cui "notevole" particolarità consiste nel fatto che il marchio presenta a ore 12 la scritta N.A.T.O. mentre a ore 6 è impressa la data del lotto in forma estesa 1.4.52 | ||
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La foto a destra è stata trasformata in negativo per poter leggere estesamente la data di produzione 1.4.52 | |
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Allo stato attuale delle nostre conoscenze non è possibile sapere quale stabilimento si sia incaricato della produzione. A ragion di logica è possibile ipotizzare che si tratti o dello Stabilimento Pirotecnico di Capua, o della Società Metallurguca Italiana (SMI) In quanto uniche due aziende che producevano tale calibro in quello specifico momento storico. |
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Se da un lato parrebbe inverosimile che l'Esercito per una tiratura sicuramente ridotta che potrebbe, come poi è stato, non avere avuto una successiva produzione di serie abbia demandato la costruzione ad un contraente esterno quale sarebbe stata la SMI di Campo Tizzoro, dall'altro occorre fare notare che in quel periodo l'unico produttore che stampasse bossoli in acciaio era la proprio la Società Metallurguca Italiana |
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| Va detto inoltre che l'ipotesi di una produzione per un eventuale adozione si basa oltre che sul marchio N.A.T.O., che non avrebbe senso in una produzione di seri dato che la cartuccia non è mai stata adottata in ambito all'Alleanza Atlantica e dalla data che corrisponderebbe al periodo in cui furono effettuati gli studi che portarono, alla fine degli anni '50, all'adozione del 7,62x51 come calibro ufficiale della NATO | ||
| Restiamo naturalmente aperti ad ogni eventuale eventuale chiarimento o documentazione che ci possa permettere di chiarire definitivamente la storia di questo particolare modello di cartuccia. | ||