Il collezionismo di munizioni. |
||
01.01.2008 | ||
il settore è una realtà in piena espansione, questo a mio avviso è avvenuto grazie a molteplici fattori che sono andati ad intersecarsi per creare delle condizioni oggi sicuramente favorevoli. Va ricordato che mentre in altre nazioni Europee ed extracomunitarie già dagli anni 60 si erano create associazioni di collezionisti e studiosi di munizioni ed armi, in Italia causa anche le leggi “interpretative” ed estremamente ristrettive entrate in vigore nei primi anni ’70 del secolo scorso, questi settori non avevano potuto avere il giusto riconoscimento. Nel nostro paese, anche a causa degli eventi bellici e del conseguente clima politico successogli, per la maggior parte delle gente comune chi collezionare e studia armi e munizioni è visto come un guerrafondaio fuori dal tempo o peggio come un pericoloso eversivo. Cosa interessante da fare notare è che all'interno della sua struttura non solo non esistono “esperti” del settore "Oplologico" (studio tecnico delle armi e delle armature), ma non sono neppure previsti Insegnanti che possano. grazie alle loro conoscenze insegnare la materia ai futuri “Archeologi”.
Piccoli interessi hanno da sempre frammentato il settore oplologico e la scarsa chiarezza delle leggi ha amplificato il problema facendo si che, in Italia, il collezionismo delle munizioni fosse relegato ad un ruolo secondario e lo studio fosse praticamente inesistente. A testimonianza di questo basti pensare a quanto poco siano considerati i nostri musei "militari" che spesso non possiedono una specifica e organica collezioni riguardante il nostro specifico campo. |
||
Ben diversa la situazione all’estero, soprattutto nei paesi Anglofoni dove esiste quasi un culto per la storia in tutte le sue espressioni e periodi . Tornando alle munizioni, se da un lato, la legislazione vigente è divenuta più precisa in materia sdoganando calibri quale il 7,62 ed il 5,56 NATO, o il “famigerato” 9 Parabellum, per altri versi resta ancora “nebulosa” non chiarificando espressioni diversamente interpretabili, e non eliminando motivazioni anacronistiche che hanno fortemente limitato il nostro settore |
||
E' proprio per ovviare a queste croniche lacune che a partire dal 2003 assieme a diversi amici appassionati che abbiamo deciso di creare diverse associazioni Oplologiche tra cui "Munizioni" In particolare "Munizioni" si ripropone di portare avanti lo studio a ricerca storiche e lo sviluppo tecnico delle munizioni tramite lo scambio di informazioni, l'accumulazione e lo scambio di esemplari e pubblicazione dei risultati di tali studio e ricerca, di supportare e coordinare le organizzazioni separate di ricerca e dei collezionisti di munizioni. Tra gli altri scopi di "Munizioni" c’è quello, ove possibile, in seguito a richiesta di dare a tutti gli organismi ufficiali (quali le Forze di Polizia, Le Forze Armate e gli Organismi Nazionali di Intelligence) in tutti gli argomenti inerenti le munizioni e la balistica. Per dare corpo a queste esigenze "Munizioni". si sta già adoperando per svolgere campagne di opinione atte a valorizzare l’immagine dei collezionisti, studiosi, esperti, tiratori, cultori di munizioni, promuovere e favorire le manifestazioni, promuovere ed incoraggiare la conoscenza delle raccolte e dei musei pubblici e privati ed organizzare manifestazioni agonistiche o culturali interessanti il materiale di interesse storico o collezionistico inerente lo specifico settore Inoltre sta collaborando con musei e associazioni sia Nazionali che esteri supportando lo scambio di notizie tecniche, storiche, artistiche e legali onde consentire l’ampliamento delle cognizioni. |
||
"Munizioni" | ||
"Munizioni" in questi ultimi anni si è enormemente evoluto ed ampliato creando un sito che è sicuramente un punto di riferimento mondiale per il munizionamento sia Italiano che dell’Asse Le schede presenti on–line sono Free e oltre a essere costantemente aggiornate e corrette sono periodicamente ampliate con nuovi calibri. Con malcelato orgoglio,si può affermare che molti degli studi in esso presenti sono unici. Oltre a questo "Munizioni" ha collaborato fattivamente all'ampiamento di un ala del Museo di Torri del Benaco (VR) oltre che alla realizzazione di diverse mostre temaiche sia sulla WWI che sulla WWII Siamo inoltre in contatto con diversi organi Musei ed organi Statali con i quali su richiesta collaboriamo. |
||
Il Futuro |
||
La situazione dello studio in Italia soprattutto per quanto riguarda il materiale Nazionale è ancora, purtroppo per i collezionisti e per fortuna degli studiosi, aggli albori, anche se questo è sicuramente un valore aggiunto per chi pratica questo tipo di collezionismo. |
Munition Für deutsche Flieger Bordwaffen bis 1945 | ||
Sono sempre contento quando qualche collega riesce a trasporre in forma scritta i suoi studi sulle munizioni. In questo caso la felicità è per così dire "doppia" in quanto l'autore del libro in questione è anche un amico. Si tratta di Pranz Petter noto collezionista e studioso Tedesco che si è cimentato nella creazione che è a dire poco mastodontica |
![]() |
|
![]() |
xxxxxxxxxxxxx | Come dicevo l'opera è a dir poco monumentale in quanto consta di oltre 900 pagine con oltre 2000 fotografie a colori e centinaia di disegni in B/N |
Nel libro sono presentate fotografie, bolle di accompagnamento, detonatori, e disegni originali. Purtroppo il testo è in lingua tedesca, ma fruibilissimo anche perché utilizza termini conosciuti ai collezionisti cui è rivolta l'opera |
![]() |
|
![]() |
Il costo di 138.90 € più spese di spedizione non è sicuramente tra i più “leggeri” ma, a mio avviso, è addirittura basso visto il numero di pagine che ricordo è di oltre 900, ed al fatto che verrà stampato solo su ordinazione rivolta direttamente all’ amico Franz. |
|
L'indirizzo cui prenotare l'opera è il seguente
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Vi auguro una buona lettura di questo volume imperdibile per chi ama le munizioni tedesche |
![]() |
Che emozione collezionare munizioni ... |
|||
Tutto nasce in un pomeriggio di questa afosa estate quando un caro amico, collezionista e nostro collaboratore di vecchia data, mi mostra una "misteriosa" cartuccia in metallo calibro 12 per armi a canna liscia. Se da un lato la composizione del bossolo, in acciaio ramato, mi ha immediatamente incuriosito in quanto tipica della produzione militare Germanica negli anni a cavallo del 1940, la spinta ad iniziare una ricerca per capire di cosa si trattasse mi è venuta dopo aver controllato se il fondello presentasse dei marchi identificativi. |
|||
|
|||
E come supposto sul fondello erano presenti dei marchi senza dubbio di fattura Tedesca assimilabili a quelli bellici. Come si può notare a ore 6 del fondello è presente una prima marchiatura 41 che sembrerebbe indicare l'anno di produzione (1941). |
|||
Il problema a questo punto era trovare per quale scopo la cartuccia fosse stata costruita, Dopo essermi consultato con un collega esperto nel settore delle armi militari, venivo indirizzato su un non meglio precisato fucile "da sopravvivenza" Tedesco. Avendo qualche dato in più a questo punto mi sono ricordato di aver letto qualcosa riguardante l'argomento in un asta Statunitense di qualche tempo fa. Poi finalmente grazie ai vari imput sono forse riuscito a venire a capo sull'utilizzo della cartuccia "misteriosa" |
|||
![]() |
|||
L'arma in questione è il Sauer Drilling M30. Era un fucile combinato (Drilling) da sopravvivenza fornito ai piloti della Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale L'arma venne progettata dalla J. P. Sauer & Sohn GmbH inizialmente come fucile da caccia. Successivamente, nel 1941, con l'inizio delle operazioni Tedesche nel teatro Nordafricano, la Luftwaffe ordinò il fucile per i suoi equipaggi. lo scopo era duplice, nel caso in cui i piloti venissero abbattuti grazie alla configurazione drilling dell'arma (due canne ad anima liscia giustapposte con al di sotto, al centro, una canna rigata) quest'ultimi potevano sia procacciarsi del cibo che difendersi dai predatori o dal nemico. |
|||
![]() |
![]() |
||
L' M30 era progettato per sparare cartucce "da caccia" calibro 12 oltre che proiettili calibro 9,3 x 74 R . Tale calibro era in gradi di fermare qualsiasi animale presente nel teatro Africano. La Luftwaffe acquistò circa 2.500 kit al di fuori dei canali di approvvigionamento normalmente previsti, per questo i fucili furono prodotti secondo standard commerciali pre-bellici, con un altissimo livello di rifinitura. La M30 Drilling è molto probabilmente l'arma, utilizzata durante la seconda guerra mondialecon, con la più alta qualità. |
|||
![]() |
|||
Il kit "da sopravvivenza" era composto da cassetta una cassetta in alluminio, l'arma, imbragatura di trasporto, kit di pulizia e manuale. Di norma l'M30 era conservato disassemblato all'interno della sua cassetta, insieme ad una riserva di munizioni. La dotazione consisteva in 20 cartucce da 9,3 mm con proiettile a punta soffice e 45 cartucce da 12 per canna liscia, delle quali 20 caricate a pallettoni e 25 a pallini. Il peso totale della cassetta era di circa 15 kg. |
|||
La cartuccia ritrovata corrisponde per calibro e anno di costruzione con l'arma presa in esame. Un altro tassello di storia ha trovato il suo posto?. | |||
![]() |
![]() |
||
E' interessante notare come l'arma fosse marchiata sia sulla canna che sul calcio con la tipica acquila della Luftwaffe | |||
![]() ![]() |
|||
![]() ![]() |
|||
In questa foto una 9,3x74 R attuale messa a paragone con una 7,9 Mauser dell'epoca | |||
![]() |
![]() |
||
In queste due foto risalenti all'epoca si può notare il fucile in mano a specialisti della Luftwaffe | |||
![]() |
![]() |
||
Il manuale | La prova di tiro allegata |